Noi non siamo agricoltori.
Noi siamo veri e propri custodi della biodiversità che caratterizza il magnifico territorio del Roero.
Cosa significa? Significa che “custodiamo” circa 20 ettari di terreni nei quali cresce rigogliosa qualsiasi tipo di coltura, ortofrutticola o vinicola. Questa “convivenza” tra diversi tipi di colture, fa sì che il nostro ambiente, così equilibrato, sia un vero e proprio paradiso sia per la fauna animale, sia per le persone che ci vivono.
“All’età di un 11 anni, mio papà mi mise su un trattore cingolato e mi disse “Guida!”. A quei tempi eravamo una delle poche famiglie in paese ad avere un mezzo del genere.
Quell’anno, prestando il mio lavoro col trattore anche presso altre aziende, riuscii a sostenere economicamente la mia famiglia.”
Oggi,il boss dell’azienda, é Adriano Moretti che, insieme al padre Giovanni e allo zio Elio, porta avanti un’azienda che, di anno in anno, punta a rinnovarsi e migliorare.
Pur consci dell’importanza della tradizione, l’azienda è fortemente improntata all’innovazione e alla sperimentazione in ambito agricolo ed enologico.
“Lavoriamo ogni giorno avendo ben chiaro qual è il pensiero che guida il nostro agire: La Terra non é un’eredità ricevuta dai nostri padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli (Antico proverbio amerindio)”
Il termine “Bajaj” deriva dal dialetto “bajé” che significa “sbadigliare”, “sonnecchiare”.
L’utilizzo del nome “Bajaj” nasce dalla tradizione diffusa in queste zone, di dare dei soprannomi alle famiglie per distinguerle. In questo caso, gli anziani del paese raccontano che la famiglia Lenoris (famiglia materna di Giovanni) , venne così chiamata perché costituita da persone tranquille, che lavoravano duramente, ma cantando e facendo festa all’occorrenza!
Curiosa è anche l’origine della famiglia: i nonni di Giovanni ed Elio erano due orfani, la cui provenienza rimane ancora oggi un mistero…