Ho sempre sostenuto la tesi per la quale nella vita il tempismo è tutto, infatti sono campionessa regionale di differita; ma se la mia amica fosse venuta in vacanza con me anche quest’anno, le avrei detto che l’uomo migliore con il quale accompagnarsi per lunghe tratte di esistenza è sicuramente il vignaiolo. Ogni donna di buonsenso dovrebbe vantarne uno nel proprio curriculum.
1. Il vignaiolo osserva: non gli sfugge un dettaglio della vigna e riconosce ogni sua vite, figuriamoci se non può percepire ogni piccola flessione dell’umore di una donna.
2. Il vignaiolo è paziente, ha una pazienza incommensurabile. È la pazienza di chi attende il momento giusto per la raccolta, perciò un vignaiolo non ti metterà mai fretta e rispetterà i tuoi tempi, se capisce chi sei e che storia hai.
3. Non sottovalutiamo il senso pratico che gli permette di non perdersi d’animo di fronte alla grandinata di agosto.
4. Il vignaiolo è robusto, e se la fai troppo tragica di fronte ad un imprevisto non gradito ti rimette al posto con risolutezza mostrando la via percorribile, il piano B, senza scomporsi più di quanto la situazione richieda.
5. È caparbio, e farà di tutto per difendere ciò che ama; se una donna rientra nei suoi progetti di felicità, non si perderà d’animo per realizzare il suo piano, rispolverando una tenacia alla quale siamo disabituate, e questa considerazione mi intristisce un po’ perciò meglio deviare l’attenzione concentrandosi su quanto il lavoro all’aria aperta renda larghe certe spalle e sicure le mani.
6. Il vignaiolo ha le mani generose; magari può essere di poche parole, ma è sicuramente di grandi gesti.
7. Spesso somiglia ai vini che produce.
Insomma, se avessi un’amica in crisi esistenziale la manderei in vigna di gran carriera, che a stare con un produttore di vini c’è solo il rischio di essere felici. Se poi per sdebitarsi del suggerimento mi passa qualche boccia.
Articolo di Sara Barosi, Intravino